Ringrazio per la partecipazione all’incontro con don Fabio Corazzina, il discorso non è esaurito, c’è ancora molto da dire sul rapporto donna e religione, un ambito dove alle donne da secoli è stato imposto il silenzio e l’obbligo di seguire discutibili regole, elaborate dai maschi celibi, che nonostante le loro evidenti difficoltà, perseverano nel progetto.
Affermare l’autorità patriarcale è un atto violento, impedisce una sana ed equilibrata relazione tra i sessi, genera sofferenza tra gli esseri viventi e patologie distruttive.
Io, credo nel dio degli infiniti mondi, coscienza cosmica universale, che mai potrebbe evocare sopraffazioni, guerre, divisioni, lacerazione con la Natura come nel racconto dettagliato di Yhaweh. Violenza che genera violenza in una spirale senza fine.
E ora ci si vede a” Giappone nel chiostro” al Museo diocesano, porterò i miei acquarelli e il racconto della Natura.
Uso carta di pregio, acqua e colore e tutto prende vita in movimento, nulla può essere fermato, la storia continua ed è circolare, contemporaneamente sono in gioco il passato, il presente e il futuro, la conoscenza si intreccia e definisce un proprio percorso. Nulla dev’essere imposto, la libertà di pensiero insieme alla libertà di parola sono il bene più grande, alle quali non potrei mai rinunciare.
Vi aspetto.
Annamaria Beretta
Giappone nel Chiostro – museo diocesano – via Gasparo da Salò. Brescia.
31 marzo – 2 aprile. Dalle 9 alle 21.